venerdì 15 maggio 2009

impotenza

Visto ieri servizio iene su bambini di milionaire... come al solito mi sembra pazzesco che dopo il successso, la presa di coscienza di queste realtà tutto sia così invariato... addirittura per i piccoli attori che continuano la loro vita immodificata nelle barccopoli... cosa pensavo che il film risolvesse il prblema della miseria in india??? che quel senso di catarsi che vivevo attraverso il film si sarebbe trasformato all'istante nel cambio di posizioni nella realtà... forse... o forse mi sconvolge il fatto che pur preso atto di certe realtà e dopo esserci indignati tutto vada inesorabilmente avanti come prima... che in ogni dimensione sia penetrato così profondamente in me il senso di impotenza... tutto si svolge come dentro lo schermo televisivo e come lì si può essere solo spettatori... ecco la sindrome... il senso di impotenza, di passività che ha instillato in noi questa realtà... così nella vita le botte in testa mi han fatto pensare che partita dai grandi ideali del 77 sulla scia del 68 che ci avevano dato la strana presunzione di poter cambiare il mondo... pian piano sono approdata a posizioni misticheggianti per cui tutto ciò che potevo fare era modficare me stessa e ciò che mi corcondava direttamente.. quanto già difficile è solo il concetto di scuola diversa... o di psichiatria rispettosa dei diritti... ma mi guardo ora... e penso che è un terribile virus quello che ci hanno instillato... per cui nulla può cambiare... per cui è impossibile uscire da questa schizofrenica divisione tra ciò che sappiamo e ciò che possiamo fare... anzi... per cui chi vorrebbe avere il diritto di modificare la rotta è solo un paranoide sognatore.
il massimo che ci concediamo è la cinica consapevolezza... come un mondo mafioso in cui ribellarsi è impensabile... si paga caro e io per prima caro ho pagato... invece ci deve essere il modo di aprire occhi e pensiero e unire le forze per fare strade altre per riuscire a pensarci elementi che possono modificare la realtà... insieme...per uscire dalla logica del fruitore televisivo che al massimo cambia il canale prigioniero in un labiritno di demenzialità reale

Nessun commento:

Posta un commento